Un nuovo gruppo di viaggiatori Apeiron è partito alla scoperta del Nepal. Un Nepal diverso, visto con gli occhi di Apeiron e dei progetti che porta avanti alle pendici dell’Himalaya.
In questo articolo una delle partecipanti ci racconta le emozioni di questo viaggio e dell’incredibile Nepal.
Buona lettura!
Non sei più un semplice spettatore.
Undici persone, tra loro perfette sconosciute, decidono di mettersi in viaggio verso il Nepal. Si fidano ciecamente della proposta fatta da Apeiron, ovvero di conoscere un Paese non da turisti, quanto piuttosto da viaggiatori con la voglia di mettersi in gioco, in maniera solidale.
Gli aerei sono comode scorciatoie delle distanze, ma troppo velocemente ti catapultano in un mondo che non ti appartiene, che non riesci a comprendere, che ti spinge verso interrogativi senza risposte; molti apparenti paradossi restano insensati fino a quando non capisci la necessità di spogliarti delle aspettative, dell’immaginario collettivo costruito su questo popolo. Solo allora comincia il viaggio.
Lentamente senti la pelle farsi più sottile perché ciò che sfiori possa attraversarti, l’olfatto e il gusto acuiscono la loro sensibilità affinché la tua esperienza non si limiti a ciò che vedi, ma diventi multisensoriale e ti faccia sentire parte di ciò su cui si posa lo sguardo.
Non sei più un semplice spettatore.
Questo popolo ti strega con la sua arcaica innocenza, ti fa sentire accolto in ogni gesto. Possiede una spiritualità che si sprigiona in ogni cosa, ogni gesto, ogni comportamento, ogni attenzione, ovunque senti la loro percezione del divino. Per quanto non potremo mai comprenderla fino in fondo, possiamo intuirla quando ci troviamo davanti ai giganti innevati al sorgere del sole. Quanta commozione!
Dono prezioso: Nabin ha permesso ad ognuno di noi di avvicinarsi con la gradualità necessaria al suo mondo, affinché l’amore che lui ne traeva diventasse un po’ anche il nostro.
CASANepal: sono qui per te
Toccare con mano cosa ha fatto e fa ogni giorno Apeiron per trasformare macerie viventi in grattacieli di speranza.
Accogliere, sostenere, incoraggiare e preparare ad un futuro diverso donne e bambini che neanche immaginavano di averne uno.
In CASANepal ogni cosa, ogni operatrice sembra dire “sono qui per te”. In questo percorso ogni singola donna viene messa al centro, aiutata a trovare gli strumenti per ricucire le ferite: intorno a lei si costruisce un progetto personalizzato che le permetta di rinascere con consapevolezze sconosciute. Magia pura che si capisce solo guardando queste donne negli occhi, e allora la gratitudine per Barbara diventa immensa. Grazie per ridarci fiducia nel genere umano.
Avere condiviso tutto ciò ha trasformato undici sconosciuti in famiglia: lacrime, fatiche, dolori, schiettezza che solo tra vecchi amici si riesce ad avere. Non ci sono parole per descrivere fino in fondo il viaggio dentro e fuori di noi, possiamo solo invitare ognuno ad andare, noi torneremo di sicuro perché il Nepal ti entra dentro e non ti lascia più.
Domenica Di Siena
Grazie. Una descrizione commovente di un luogo in cui non ci si dimentica mai, nemmeno per un minuto, nemmeno per via della polvere, del divino che ci pervade e ci circonda.