Prosegue la rubrica AvanguardiaDonna!
L’artista che andiamo a conoscere meglio questo mese è la ceramista che rivoluzionò la ceramica Art Dèco: Clarice Cliff!
Aveva solo 13 anni quando iniziò a lavorare come operaia, si occupava delle dorature di ceramiche molto classiche, in una delle tante fabbriche di Stoke-on-Trent, Inghilterra. Ma, alla sera, studiava arte e scultura alla Burslem School of Art.
Così Clarice Cliff, con la sua creatività e la sua determinazione è riuscita ad imporsi nel mondo del lavoro, infrangendo il soffitto di cristallo che le donne ancora oggi cercano di sfondare. Ha utilizzato prodotti difettosi creando una nuova linea: Bizzare.
In un mondo dove ogni cosa deve essere perfetta, Clarice Cliff ha trovato un modo nuovo di creare bellezza.
Buona lettura!
Emanuela Caccia
La sua storia
Clarice Cliff, appartenente alla classe operaia, vive con la madre vedova Ann e la sorella minore Dot Cliff.
Lavora in una fabbrica di ceramiche nelle Midlands britanniche.
Piena di idee per ottenere nuove forme e colori, si muove da una fabbrica all’altra del gruppo imprenditoriale, dimentica quasi del maschilismo che la circonda. È tuttavia in grado di impressionare l’eccentrico proprietario, Arthur Colley Austin Shorter, che rimane colpito dalle sue idee e le appoggia apertamente, al contrario del fratello più tradizionalista.
Shorter sostiene la linea Art Déco denominata “Bizarre” proposta da Cliff. Così, nel mezzo della Grande Depressione economica, le idee innovative e audaci della giovane designer riusciranno ad assicurare la sopravvivenza della fabbrica stessa, aprendo la strada a Clarice Cliff verso una carriera come una delle più grandi designer moderne.
La sua arte
Clarice Cliff è considerata, infatti, una delle ceramiste inglesi più prolifiche e importanti del XX secolo grazie alle sue innovazioni nel design, nello stile e nel colore dei vasi da lei disegnati e in seguito anche prodotti.
Lo stile Art Déco da lei adottato presenta linee rette e forme geometriche, segni distintivi che caratterizzeranno le sue ideazioni. “Bizarre” era il nome della prima serie di piatti da lei concepiti. I piatti erano decorati con colori accesi, un po’ grezzi e con motivi in parte figurativi e in parte astratti. Il loro prezzo a quel tempo era relativamente basso, per questo piaceva soprattutto ad un pubblico femminile e il loro successo commerciale fu immediato ed esplosivo.
Dopo il successo, Clarice Cliff ha aggiunto centinaia di altri esempi. Nel 1928 concepì un dipinto a mano con semplici pennellate di tre crochi in arancione, blu e viola con foglie verdi tra di loro. Il modello a fiori incentrato su bulbi di crochi olandesi ebbe un enorme successo e diventò il suo simbolo di design. Una squadra di 20 pittori venne impegnata solo nella decorazione dei crochi. La sua carriera decollò.
Il modernismo in cucina
Cliff e la sua squadra producevano ceramiche per uso domestico: tazze e piatti, brocche, teiere, tutto in stile Art Déco. L’artista non si accontentò di dipingere-decorare, ma passò alla progettazione di forme innovative degli utensili e con molto talento riuscì a trasferire le caratteristiche dello stile geometrico-astratto, nonché le caratteristiche del cubismo nel campo degli utensili da cucina: manici triangolari per tazze, forma cono-cono per teiere e saliere, brocche a più livelli, brocche e piatti a forma poligonale.
Nel 1929 la sua squadra contava 70 dipendenti che l’aiutarono a portare il modernismo nell’ambiente cucina. I suoi elementi di punta erano l’uso della ceramica e i colori a smalto. I nomi delle serie danno l’idea dei suoi orizzonti ideali: alba, cottage di campagna, casa estiva, ombrelli, farfalla, hotel, campanelli eolici, raggio di sole, giorno e notte.
Verso il cambiamento
Verso la metà degli anni ’30, i gusti cambiarono.
La serie My Garden realizzata a partire dal 1934 ha aperto la strada, con piccoli fiori modellati come manico o base, a forme più arrotondate. Queste stoviglie furono interamente dipinte con colori vivaci – il corpo dei piatti ricoperto da sottili pennellate di colore – “Verdant” è verde, “Sunrise” giallo e così via. La gamma comprende vasi, ciotole, brocche, una scatola di biscotti molto apprezzata come singolo articolo da regalo. La serie fu prodotta a colori più tenui fino all’inizio della guerra nel 1939.
Altre forme modellate della serie “Raffia” del 1937 sono basate sul tradizionale vimine dei nativi americani, decorate in uno stile simile a loro con piccoli blocchi di colore. Più popolari sono gli articoli della serie “Harwest”, le brocche e le ciotole con mais e frutta. Dopo la guerra questa linea fu ampiamente commercializzata in Nord America, ma prodotta ancora in Inghilterra.
(Fonte: Entasis)
E’ sempre bello constatare l’ingegno e l’arte delle donne.Perlopiu sconosciute anche se di grande talento e valore.
Mi è piaciuto conoscere questa sensibile artista !
Grazie per il tuo commento Maria!
Ci fa molto piacere sapere che hai apprezzato questo articolo 😉
Nel 2025 andremo alla scoperta della storia di nuove donne poco conosciute ai più!