In questo nuovo articolo del blog, raccontiamo l’evoluzione della campagna grafica di sensibilizzazione realizzata nel corso del 2024 in collaborazione con l’Istituto Professionale “Iris Versari Macrelli” di Cesena, per “andare insieme #oltreglistereotipi”!
La campagna si è inserita all’interno del più ampio progetto “Oltre i luoghi comuni. Parole ed azioni contro gli stereotipi e la violenza di genere” realizzato nel corso del 2023 e 2024 da APEIRON ODV, in collaborazione con l’Aquilone di Iqbal, AICS Forlì-Cesena e il Comune di Cesena, e co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di favorire il rispetto per una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione e promuovere il tema della parità uomo-donna e delle pari opportunità.
Buona lettura!
Cos’è esattamente uno stereotipo?
Siamo certe che più volte nella vostra vita vi siete imbattutǝ nella parola “stereotipi” e più nello specifico, recentemente, nelle parole “stereotipi di genere”.
Ma cos’è esattamente uno stereotipo? E uno stereotipo di genere?
Il termine “stereotipo” deriva dal greco antico, ed è formato dall’unione delle parole stereos, che significa “rigido”, e typos che significa “immagine”. Gli stereotipi di genere sono proprio questo: immagini, apparentemente immutabili, che definiscono come debbano essere i comportamenti, le occupazioni, i ruoli e l’aspetto fisico di una persona in base al suo sesso biologico, ovvero quello che viene attribuito alla nascita sulla base degli organi sessuali esterni.
Da quando iniziano ad entrare nella nostra vita gli stereotipi di genere?
Beh se non ci avete mai pensato vi diamo qualche indizio noi… inizia tutto dalla nascita, anzi per la precisione ancora prima: ovvero dall’esatto momento in cui viene comunicato il sesso biologico del bebé ai proprio genitori!
È un maschietto: allora certamente non può mancare qualche bel completino azzurro, un pupazzo a forma di dinosauro e una macchinina super accessoriata come regalo al compimento del primo anno di età!
È una femminuccia: allora sicuramente è necessario acquistare qualche abitino rigorosamente in una delle mille sfumature del colore rosa, e visto che ci siamo, magari, aggiungiamo già qualche accessorio per renderla più carina e al compimento del primo anno di età non può mancare come regalo una bambola!
Con la crescita però le cose non cambiano, anzi…
A partire dalle scuole primarie molte bambine sono portate a perdere fiducia in se stesse e a ritenere di non avere la stessa capacità dei coetanei maschi.
È questo uno dei primi passi del divario di genere che allontana le ragazze dalle materie scientifiche e tecnologiche.
A tal proposito è stato coniato nella lingua anglosassone il termine gender dream gap: la differenza nei sogni per il futuro tra i bambini e le bambine. Un divario che è reso evidente dal fatto che un certo tipo di prospettive, come quelle orientate verso le materie a carattere scientifico, possano sembrare precluse alle ragazze e sembrano invece più semplici per i ragazzi. Non si tratta che di un condizionamento che contribuisce ad approfondire le differenze di genere penalizzando le donne.
Ma quali elementi contribuiscono a plasmare le aspettative sui ruoli di genere?
La credenza in uno stereotipo di genere è influenzata da vari fattori, in primis dall’educazione (in tutte le sue forme, sia famigliare che scolastica) ma anche dai media (tv, socials, cinema, giornali, ecc) ed ovviamente anche dalle esperienze personali.
Ed è proprio partendo dal presupposto che uno degli elementi che influenza principalmente la creazione degli stereotipi è il contesto scolastico che abbiamo deciso di coinvolgere una scuola del territorio cesenate ed in particolare l’Istituto Professionale “Versari Macrelli”, per la creazione di una campagna grafica di sensibilizzazione per “andare insieme #oltreglistereotipi”!
Una sfida coraggiosa per gli studenti e le studentesse dell’Istituto “Versari Macrelli” di Cesena!
La campagna si è inserita all’interno del più ampio progetto “Oltre i luoghi comuni. Parole ed azioni contro gli stereotipi e la violenza di genere” realizzato nel corso del 2023 e 2024 da APEIRON ODV, in collaborazione con l’Aquilone di Iqbal, AICS Forlì-Cesena e il Comune di Cesena, e co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di favorire il rispetto per una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione e promuovere il tema della parità uomo-donna e delle pari opportunità.
Per la realizzazione della campagna abbiamo pensato di coinvolgere nello specifico le classi quarte dell’istituto iscritte all’indirizzo dedicato al “design della comunicazione visiva”. Grazie ad un laboratorio interattivo pensato appositamente per loro, abbiamo ragionato, insieme alle ragazze e ai ragazzi delle quattro classi coinvolte, sugli stereotipi di genere che ingabbiano tutti noi, su chi decide (e a partire da quando) cosa significhi diventare uomini o donne al giorno d’oggi.
Ci siamo lasciati quindi con una sfida coraggiosa: a loro il compito di creare dei manifesti e dei materiali grafici digitali per i nostri profili social, per una campagna di sensibilizzazione originale con l’obiettivo di indurre chi l’avrebbe osservata a riflettere sulle tematiche del progetto.
Come ci si libera dagli stereotipi?
La campagna, di cui trovate alcune immagini in questo articolo, è stata diffusa nei mesi di Novembre e Dicembre 2024 sia online sui nostri social, ma anche in modalità fisica attraverso l’affissione dei due manifesti ritenuti più meritevoli, in diversi luoghi del territorio cesenate.
Ma oltre al mero aspetto pratico la campagna aveva un obiettivo molto più ampio: comprendere innanzitutto con le studentesse e gli studenti coinvolti come potersi effettivamente liberare degli stereotipi! È piuttosto evidente che è molto complicato, soprattutto perché iniziano a fare parte della nostra vita praticamente da sempre, ma imparare a riconoscerli (non solo quelli che subiamo ma anche e soprattutto quelli che condizionano il nostro modo di pensare) è sicuramente il primo passo!
Vi va di unirvi a noi?
Come scrivono Carolina Capria e Mariella Martucci nel saggio “Io dico NO agli stereotipi” (che trovate disponibile al prestito, anche in versione ebook, nella nostra Biblioteca Oltre le Differenze): “Si tratta di un ALLENAMENTO che va praticato con costanza ogni giorno, e che non smette mai di essere faticoso. Ma sarà proprio grazie a questo tuo impegno quotidiano, e alla forza con cui ti batterai per capire chi sei al di là di cosa la società ti dice, che riuscirai a imboccare la strada che ti porterà dove vuoi arrivare. Non è mai troppo presto (e non sarà mai troppo tardi) per guardarti allo specchio e affermare con fierezza: questa persona sono io.”
Ed è proprio partendo dalle ragazze e dai ragazzi che abbiamo incontrato nella costruzione di questa campagna di sensibilizzazione che stiamo gettando nuovi semi per costruire un futuro diverso e andare insieme #oltreglistereotipi!
Vi va di unirvi a noi?