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PARI MERITO. Donne che contano

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Pubblicato il
18 Marzo 2023

PARI MERITO. Donne che contano

A qualche mese dalla sua conclusione, oggi sul blog vi raccontiamo i risultati della seconda edizione del progetto “PARI MERITO”, realizzato da Apeiron ODV in collaborazione con CIAC Onlus, ASP Cesena Valle Savio, VolontaRomagna, Camera di Commercio della Romagna e l’agenzia per il lavoro Staff S.p.A.

Grazie al cofinanziamento della Regione Emilia Romagna – Assessorato Pari Opportunità, l’intervento “PARI MERITO. Donne che contano” ha rappresentato l’evoluzione, arricchita da nuove azioni e rafforzata nei risultati attesi, della prima edizione pilota condotta in piena pandemia (dal 2019 al 2021).

Si tratta di un progetto che continuiamo a reputare di fondamentale importanza per garantire l’empowerment economico e personale delle donne, italiane e straniere, tant’è che siamo già al lavoro per poter presto avviare una terza edizione, con ulteriori miglioramenti ed elementi innovativi che forniscano un servizio sempre più efficace e di qualità alle partecipanti.

Chiediamo a Barbara, Responsabile dei progetti di Apeiron ODV, di raccontarci perché è nato questo progetto.

“PARI MERITO ha l’obiettivo di contribuire a risolvere una situazione di forte disuguaglianza ancora oggi esistente nel mondo del lavoro. Infatti, se da un lato il lavoro delle donne è valorizzato in quanto catalizzatore di reale integrazione economica e sociale nella comunità, dall’altro rappresenta ciò che più “facilmente” si sacrifica di fronte alle esigenze familiari o agli imprevisti della vita.  Non solo: nonostante la conciliazione tra vita professionale, privata e familiare sia da tempo auspicata a tutti i livelli e riconosciuta come diritto dei cittadini dalla stessa Unione Europea, continua ad essere un obiettivo ancora lontano soprattutto per le donne. 

Vi è di più. La crisi innescata dalla pandemia ha peggiorato ulteriormente la situazione, soprattutto a discapito delle donne. Se si analizzano, per esempio, i dati di ottobre 2020 legati all’accesso alle misure straordinarie contenute nei vari decreti “Cura Italia”, varati dal governo per fronteggiare la crisi derivata dalla pandemia, si osserva che tanto a livello nazionale quanto regionale la richiesta di fruire di queste misure è partita principalmente dalle donne. Il lavoro di cura in genere, e l’occuparsi dei figli in particolare, anche di fronte a una situazione “straordinaria”, è rimasta una responsabilità essenzialmente femminile: il congedo parentale è stato richiesto in Emilia-Romagna da 27.937 donne contro 8.285 uomini. Inoltre, sempre nella nostra Regione, più del 50% dell’occupazione femminile si colloca esclusivamente in 3 settori – istruzione, sanità ed altri servizi sociali – che richiamano i ruoli di assistenza e cura tradizionalmente associati ed assegnati alle donne. Negli ultimi anni è peggiorata anche la qualità del lavoro femminile: è cresciuta la precarietà, il part-time involontario e il fenomeno della cosiddetta sovraistruzione. Il tutto in un contesto familiare e sociale che non supporta adeguatamente l’occupazione femminile e il reinserimento lavorativo. PARI MERITO ha quindi anche l’obiettivo di favorire una ripartizione più uniforme di lavoro e cure tra uomini e donne, intervenendo sugli stereotipi di genere”

Che cosa è stato fatto nella pratica?

Davvero tantissime cose e, a prima vista, molto eterogenee tra loro. Il problema alla radice della limitata occupazione femminile o della sua qualità inferiore rispetto a quella maschile è complesso e radicato nella società così come in ciascuno di noi (nessunə esclusə).
Parliamo di patriarcato ovviamente. Per affrontarlo e concorrere al suo superamento abbiamo bisogno di strumenti diversi ma coordinati tra loro. In seno a “PARI MERITO. Donne che contano” abbiamo quindi deciso di muoverci su vari fronti. Da un lato abbiamo organizzato percorsi di orientamento al lavoro in gruppo rivolti a donne che desideravano entrare o rientrare nel mondo del lavoro, ai quali sono seguiti dei percorsi di orientamento individuale e ricerca attiva del lavoro facilitati da un’operatrice adeguatamente formata sempre in seno al progetto.

Dall’altro lato ci siamo invece adoperate per sviluppare il dialogo tra settore pubblico e privato e sperimentare modelli innovativi di orientamento e inserimento in azienda. Infine, abbiamo organizzato alcuni incontri di sensibilizzazione sui temi della conciliazione vita-lavoro rivolti alla comunità in generale ed al modo aziendale e delle agenzie per il lavoro in particolare, per riflettere sugli stereotipi di genere che ostacolano la piena realizzazione della parità, tanto nel mondo del lavoro quanto fuori di esso e all’interno della .

PARI MERITO è stata l’occasione di un momento di riflessione interna anche per noi: grazie a questa esperienza, infatti, abbiamo cercato di rafforzare la rete territoriale del volontariato di cui Apeiron fa parte, con un’attenzione particolare allo scambio con altre realtà di servizi fatti dalle donne per le donne.

Per concludere, riportiamo qui sotto le riflessioni di alcune partecipanti, fatte al termine del loro percorso. In bocca al lupo a tutte loro per il loro futuro lavorativo e non solo!

Le voci delle partecipanti

“Ho trovato lavoro grazie agli incontri individuali. Sono molto contenta.”

“Sto facendo il tirocinio. È molto bello per me, imparo tante cose e volevo tanto lavorare per imparare un lavoro, parlare meglio l’italiano e avere un mio stipendio”

“Questo percorso mi ha aiutata molto per essere autonoma nella ricerca del lavoro. Ho sempre avuto sostegno e sono stata accompagnata con cura”

“Ho avuto maggiore padronanza e consapevolezza delle mie competenze e ho affrontato le selezioni a cui ho partecipato con maggiore fiducia.”

“Ho ricevuto sostegno, supporto e incoraggiamento”

“Questo percorso mi ha aiutato nella crescita personale, nel mio approccio nella ricerca del lavoro e per affrontare i colloqui.”

“Sono stata chiamata a colloqui di lavoro ed sono stata capace di affrontarli con serenità e professionalità, grazie alla preparazione che ho ricevuto nel progetto e alla ulteriore guida personale.”

 

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