Oggi vi portiamo lontano su questo blog: non solo torniamo in Nepal, che ovviamente moltissimi di voi conoscono e hanno visitato nelle sue località più famose… Ma arriviamo fino al remoto distretto di Jumla, nel Nepal occidentale, ancora oggi scarsamente integrato nel sistema delle infrastrutture locali e dove la vita si svolge molto lentamente e con pochi, pochissimi comfort regalati dalla modernità.
Qui nel 2022, dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, è ripreso a pieno ritmo il progetto di micro impresa femminile “Agricultural Value Chain Development” (AVCD), che, nell’arco di un triennio, si propone di migliorare le condizioni di vita di 500 famiglie di agricoltori residenti nel comune rurale di Patarashi puntando su interventi di sensibilizzazione sull’uguaglianza di genere e sulla micro-impresa femminile.

Perchè Jumla
Le principali attivita economiche a Patarashi, così come in gran parte del distretto, sono di tipo rurale: allevamento di bestiame e agricoltura. Sebbene la località dell’intervento sia un posto bellissimo e sia dotato di numerose risorse naturali, le stesse non sono adeguatamente sfruttate, tanto che la maggior parte della popolazione locale continua a vivere in condizioni di povertà e priva di servizi di base adeguati.
A causa di un’inadeguata irrigazione e all’uso di sistemi agricoli tradizionali ormai obsoleti, a Jumla l’indice della produttività agricola è meno della metà rispetto alla media nazionale.
L’ambiente aspro e le avverse condizioni meteorologiche limitano gli agricoltori a stagioni produttive relativamente brevi. Gli abitanti di Jumla sembrano condannati ad una perenne insicurezza alimentare. Solitamente, infatti, gli abitanti devono annualmente affrontare almeno tre mesi di carenza di cibo: aprile, maggio e giugno. In questi mesi le famiglie esauriscono le scorte alimentari precedenti e attendono il raccolto successivo. Ma cosa succede nel caso in cui, a causa di siccità, forti piogge o altri rischi cd. socio-ecologici, un raccolto non risulti soddisfacente e quello successivo sia a rischio? In questi casi, molto frequenti purtroppo anche per via dei cambiamenti climatici, i mesi di insicurezza alimentare aumentano notevolmente mettendo a rischio la salute della famiglia, soprattutto dei suoi membri più vulnerabili: donne e bambini.
Infine, Jumla si trova anche al settantesimo posto (su 75 distretti) nell’indice di empowerment femminile del Nepal. E’ infatti noto che Jumla sia uno dei pochi distretti in cui continui a praticarsi la Chaupadi, ossia l’isolamento delle donne durante il ciclo mestruale. Anche il matrimonio di minori (spesso bambini sotto i 10 anni) è largamente diffuso, minando lo sviluppo personale soprattutto delle bambine.
L’arrivo della pandemia ha esacerbato ulteriormente queste problematiche, gettando Jumla, insieme al resto del paese, in una crisi sociale ed economica senza precedenti: in questo periodo storico, vivere in contesti di povertà crea forti ostacoli anche alla mera sopravvivenza e allo sviluppo: le misure di sostegno sociale messe in campo per far fronte alla situazione sono praticamente nulle.
Cosa verrà fatto fino al 2024
Questo progetto sosterrà attivamente 500 agricoltrici, che frequenteranno corsi di formazione tecnica per migliorare la produzione, la qualità e lo stoccaggio dei prodotti da loro scelti e otterranno strumenti per migliorare la redditività degli stessi, potendo cosi integrare lo scarno reddito famigliare grazie ad una commercializzazione sostenibile.
Non solo: a livello comunitario si rafforzeranno le catene del valore dei prodotti individuati, coinvolgendo i numerosi attori istituzionali o coloro che sono coinvolti a vario titolo nella produzione e commercializzazione dei prodotti stessi.
E infine, obiettivo sempre presente nei progetti di Apeiron, si lavorerà per sensibilizzare la popolazione e le autorità governative locali sulla condizione femminile, con formazione ed incontri ad hoc, nonchè grazie alla disseminazione di materiale informativo sulla violenza e sulla discriminazione di genere. Un elemento innovativo di questa nuova edizione del progetto è inoltre la creazione di una piattaforma permanente a livello circoscrizionale per migliorare i servizi di risposta esistenti in loco per donne che hanno subito violenza!
Dilmaya: risultati inattesi che fanno emozionare
Oggi conosciamo la storia di una delle imprenditrici di Jumla.

Dilmaya Khadka, 44 anni, ha una famiglia di 6 membri di cui 3 donne e 3 uomini. Vive nel villaggio denominato Rini, nella municipalità rurale di Patarashi e dipende dall’agricoltura come occupazione principale. E’ una dei membri del gruppo di donne di Mahadev che coltivano ortaggi.
Come parte del gruppo, Dilmaya ha ricevuto tutta la formazione prevista sulla produzione di ortaggi e, da quando mette in pratica la coltivazione degli ortaggi secondo la nuova metodologia acquisita, ha notato che la produzione è migliorata notevolmente. Ha anche ricevuto un telo di plastica per la costruzione di una serra ed ha allestito un vivaio di 1 metro di larghezza e 3 metri di lunghezza per la coltivazione di ortaggi. I semi che ha ricevuto per la coltivazione di ortaggi fuori stagione sono stati piantati nel terreno e hanno iniziato a crescere. La sua felicità ha raggiunto l’apice quando è riuscita a guadagnare, quest’anno, circa 42.000 rupie (circa 320 euro): si tratta di ben il 60% in più rispetto all’anno scorso! Ha utilizzato una parte del denaro per le spese domestiche e una parte per l’istruzione dei bambini, ed è riuscita a risparmiare una parte della somma accantonandola nella cooperativa locale.
Dilmaya è certa che il progetto stia aiutando lei stessa ma anche tutta la comunità non solo a promuovere l’empowerment economico delle donne, ma anche a rafforzare la parità di genere. “Finalmente ho iniziato a partecipare ad ogni discussione decisionale in casa. Che si tratti di gestione delle verdure, di acquisti casalinghi o di questioni legate ai membri della famiglia, ora il mio parere conta. Non mi sono mai sentita così sicura di me”.
E infine ascoltiamo la voce di altre donne, coinvolte nel progetto, che hanno deciso di condividere le loro riflessioni su come la loro vita e cambiata. Clicca sui link sottostanti per scoprire le loro storie!
