Per mano, verso la parità di genere

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Per mano verso la parità di genere è il blog dell’associazione Apeiron ODV, impegnata dal 1996 a migliorare le condizioni di vita delle donne, in Nepal e in Italia. Sul nostro blog leggerai storie e racconti del nostro lavoro quotidiano.

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PARI MERITO, costruire una relazione per il proprio progetto di vita

PARI MERITO, si parte!

A qualche mese dalla conclusione dei corsi dedicati all’orientamento al lavoro previsti all’interno di Pari Merito, il progetto realizzato nel 2020 da Apeiron ODV, in collaborazione con CIAC Onlus, Asp Cesena Valle Savio e Assiprov, per sostenere percorsi di autonomia e orientamento professionale per donne migranti nel territorio di Cesena, riportiamo la testimonianza di Clara Brunod, consigliera di Apeiron che ha partecipato a tutto il percorso formativo. Buona lettura!

Ore 9, contatto stabilito con Francesca Dallatana, referente dell’area formazione e lavoro dell’associazione CIAC onlus di Parma.

Si avvicendano sullo schermo i volti sorridenti delle partecipanti, tutte pronte a presentarsi e poi a seguire con crescente coinvolgimento gli incontri organizzati da Apeiron, e condotti da CIAC, finalizzati ad orientare donne straniere residenti a Cesena e provincia nella ricerca di un lavoro.
La formazione è stata suddivisa in due gruppi diversi: i primi 6 incontri, dal 19 al 29 ottobre 2020, ognuno della durata di due ore con la partecipazione di 10 donne; altri 6 incontri, dal 30 ottobre al 6 novembre 2020 per altre 10 partecipanti.

Il corso, pensato inizialmente in presenza, è stato infatti spostato tutto online a causa dell’aggravarsi della pandemia e all’impossibilità – ancora una volta – di incontrarsi. Questo non ha fermato però il percorso formativo: siamo tutte pronte ad ascoltare le parole dello staff di CIAC, specializzato nella formazione e nell’orientamento professionale per persone di origine straniera.

E’ subito chiaro che la parola – guida di tutti gli incontri,  ad iniziare dal primo intervento della formatrice Francesca Dallatana, è RELAZIONE.

Tutto è RELAZIONE

Francesca Dallatana spiega con parole semplici e dirette: il curriculum è una presentazione di sé per cercare una relazione, un contratto di lavoro stabilisce e regola una possibile relazione, tenere nota del percorso del proprio curriculum è prendersi cura di una possibile relazione.

Imparare a gestire un colloquio di lavoro significa gestire l’inizio di una nuova relazione. Ricercare e gestire tutte le informazioni relative al mondo del lavoro, illustrate con chiarezza dalla formatrice, permette di muoversi con consapevolezza nelle diverse possibili relazioni che si intrecciano in contesti lavorativi.

I corsi si svolgono con grande partecipazione e attenzione, tutte le donne prendono appunti, fanno domande, raccontano delle loro esperienze passate. Stabilire una relazione attraverso uno schermo non è semplice – la pandemia ci ha privato anche di questo – ma tutte le partecipanti danno il massimo per sfruttare al meglio le ore trascorse insieme.

Cosa serve per instaurare una buona relazione?

I successivi incontri condotti da Marina Allegri, seconda referente della formazione, mettono in atto i diversi aspetti che connotano una relazione.

Se orientarsi è “guardare le stelle, seguirle, sapere dove si va, tenendo la testa alta” quando arriva una nube nera che disorienta, è necessario un atto di coraggio, cercare una relazione di aiuto: questa è la condizione che rende poi capaci di stabilire una relazione di sostegno verso chi ne avrà bisogno.

Nei role-play in ambito lavorativo che si susseguono, Marina Allegri richiama l’attenzione sulla capacità di assumersi le proprie responsabilità, di dare il buon esempio, in modo da creare e mantenere la fiducia nella relazione all’interno di un gruppo.

La formatrice invita tutte le partecipanti a svolgere un compito: “Cosa devo fare per instaurare una buona relazione?”

Le riflessioni delle donne provenienti da paesi così diversi per posizione nel mondo, per cultura, lingua e tradizioni, convergono su un punto essenziale: per avere una buona relazione è indispensabile saper ascoltare, ascoltare se stesse e gli altri, senza chiusure, ma con accoglienza. Nel lavoro questa attitudine favorisce la mediazione per trovare punti d’accordo che permettono di attivare strategie cooperative per raggiungere un obiettivo condiviso.

Gli incontri si concludono con un invito alla creatività per costruire un progetto di vita, costellato dai commenti delle partecipanti, donne forti che hanno intessuto nuove relazioni durante gli incontri, relazioni di possibili amicizie e sostegno. Progetto di vita è: “Lavorare a un’idea, ad un sogno”, ma anche “creare”, e perchè no “tutto quello che penso per il futuro”, “organizzare un percorso e sognare la sua realizzazione” .

Insomma, questo corso di formazione lo ha chiarito bene, alle donne coinvolte ma anche a tutte noi che abbiamo partecipato, staff e volontarie: “AVERE UN PROGETTO FA STARE BENE”.

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